Un match fondamentale per il prosieguo della stagione, da dentro o fuori. Una vera finale per la squadra di Massimiliano Allegri, che si disputerà nel meraviglioso scenario di Wembley. È questa la migliore descrizione per Tottenham-Juventus, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. E ad agitare la vigilia è sicuramente il possibile recupero di Gonzalo Higuain. L’attaccante argentino, infortunatosi nel derby, ha saltato già 2 match, ma potrebbe esserci in quel di Londra.
STRARIPANTE IN CHAMPIONS
Mai come quest’anno, il Pipita ha dimostrato di essere super in Champions League. I suoi gol contro Olympiakos, Sporting Lisbona e Tottenham (all’andata) hanno praticamente trascinato la Juventus verso questo match. Ora serve una zampata decisiva e vincente, perché solo in questo modo i bianconeri possono portare a casa una qualificazione che sembra essere diventata un’impresa. Per Higuain vale anche il fattore rivincita, visto che, nel match dell’Allianz Stadium, ha praticamente stampato sulla traversa il rigore del possibile 3-1, che avrebbe cambiato tutta la storia della qualificazione.
UN’ALTERNATIVA IN AVANTI
Aspetto da considerare è la possibilità per la Juventus di avere un’ulteriore alternativa in attacco. Con gli infortuni di Bernardeschi e Cuadrado, i bianconeri, perdendo Higuain, avevano soltanto 3 calciatori nel reparto avanzato. Il posizionamento di Alex Sandro sulla linea offensiva ha permesso di dare un po’ di qualità in più, ma è pur sempre un adattamento. Con il ritorno del Pipita, l’attacco della Juventus ha almeno un asso che possa partire dalla panchina per spaccarlo più, come detto in precedenza, l’eventuale avanzamento del terzino brasiliano ex Porto.
LIBERAZIONE PER DYBALA
Contro la Lazio abbiamo visto, per la prima volta dopo 2 mesi, Paulo Dybala per 90′. Il gol straordinario che ha permesso a Max Allegri di festeggiare un successo all’Olimpico praticamente insperato per tutta la durata del match ha nascosto un po’ la partita quantomeno imperfetta della Joya. Paulo è rimasto imbottigliato per tutto il tempo in un match prettamente tattico, dove le sue caratteristiche migliori non sono state sfruttate a causa soprattutto della mancanza di libertà, dovuta dal fatto che l’ex Palermo ricopriva l’inconsueto ruolo di punta centrale. Con il ritorno di Higuain, questo non accadrà più: il Pipita occuperebbe la parte del campo prettamente offensiva, come un vero centravanti, mentre Paulo sarebbe il vero regista offensivo, partendo più arretrato.