La finale è arrivata. Con un po’ di sofferenza, con qualche difficoltà, ma la Juve approda a Roma con pieno merito. E quasi al culmine di una stagione comunque importante, vada come vada.

Oh, non che con l’Atalanta sia stato tutto rose e fiori. Tutt’altro: però la forza di questa squadra sta anche nei momenti di stallo che diventano trampolini di crescita. La Juve è vicina a fare la storia, ora può lottare per il quarto titolo consecutivo in Coppa Italia. Una chiave che si è chiusa nella serratura giusta: ma la Dea è stata un’avversaria che ha combattuto passo dopo passo. Soprattutto nel primo tempo, quando si è infranta sul muro difensivo juventino. Bel palo del Papu: poi ha deciso Pjanic.

Ma perché è stato così importante? Per 4 motivi. Ed eccoli qui.

VINCERE AIUTA A VINCERE

La Coppa Italia per la Juve è un obiettivo importante. E poi vincere aiuta a vincere: un vecchio detto che però in certe notti conta di più. Se i bianconeri vogliono tenere il passo di questo Napoli irresistibile, allora il passo è semplice e chiaro: bisogna tener duro. E vincere, sempre e comunque. Anche le competizioni collaterali.

MAI DISDEGNARE LE VITTORIE

Poi la Coppa Italia è un obiettivo. E anche solo arrivare in finale è il raggiungimento di parte del piano prefissato in estate. Per quanto bistrattata, vincere la Coppa Italia vuol dire primeggiare. E primeggiare è componente fondamentale del dna Juve. Farlo in quel modo poi, con quella sofferenza e quei sorrisi, è un’altra lezione di vita portata a casa.

CRESCITA IN CONSAPEVOLEZZA

Si cresce anche così: tenendo duro. E si cresce soprattutto portando il massimo risultato a casa. Il doppio confronto con la Dea non sarà stato spettacolare, ma è stato efficace. Siamo sicuri che Allegri se ne ricoderà nei momenti peggiori e migliori: uscire a testa alta dopo gli attacchi di Papu e compagni, vuol dire tanto.

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RIECCO PJANIC

Il ritorno al gol di Pjanic è una sentenza. E pure una bella storia da raccontare. Stavolta nessuna punizione, ma un calcio piazzato (o di rigore) che riporta sul taccuino il bosniaco dopo tanto, troppo tempo. Serve anche questo: per rasserenare e voltare piccole pagine mal viste. Bravo Mire.