Cosa succede al (ex) miglior terzino sinistro al mondo
Arrivava dal Porto, solita carissima vetrina, l’ennesimo terzino sinistro brasiliano di belle speranze, ma con già qualcosa di importante dimostrato alle spalle. Alex Sandro, un investimento da circa 30 milioni di euro, il cui valore è praticamente raddoppiato nel giro di un anno. Un Chelsea di un caro ex, Antonio Conte, pronto a sborsare oltre 60 milioni di euro per lui, offerta respinta e rimandata al mittente. Alex Sandro non si tocca, il miglior terzino sinistro al mondo con Marcelo: fino a pochissimi mesi fa.
SOPRAVANZATO NELLE GIERARCHIE
Accade l’incredibile, nel giro di poche settimane. Il tanto sfortunato e bistrattato Asamoah, sottovalutato da più parti, in scadenza nel 2018 sembrava destinato a partire così da permettere alla società bianconera di monetizzare dalla sua cessione. Oggi, il ghanese, ha giocato le partite più importanti della stagione: contro Milan, Napoli e Inter. E a pensarci, a quei 60 milioni, quasi viene da rimpiangerli.
Cosa è accaduto ad Alex Sandro, quel treno che volava lungo l’intera fascia per tutta la stagione scorsa, è difficile da spiegare. O forse, la motivazione è piuttosto semplice e spiega quanto le società siano sempre più ostaggio dei giocatori: la mancata cessione in Premier. E’ rimasto a Torino più per volere di dirigenza e tecnico, che per decisione propria: trovare altre spiegazioni ad un calo così netto e preoccupante, è impresa ardua e forse conosciuta solo negli oscuri meandri dei corridoi di Vinovo.
PROBLEMA CONTRATTO
Nessun infortunio, alcun impegno estivo con la Nazionale, un posto da titolare fisso nella squadra Campione d’Italia e vice Campione d’Europa. Probabilmente, il desiderio di sentirsi gratificato con un nuovo e ricco contratto, dopo l’eccellente scorsa annata. Sarebbe stata l’unica lecita alternativa ad una cessione che, quel ricco contratto, avrebbe comportato. Oggi la Juventus ha un top player in meno su cui poter contare ma soprattutto una decisa svalutazione del suo giocatore, che oltre a non rendere, non gioca.
Una bella grana in mano ad Allegri, che ha l’obbligo di recuperare un tesoro della società e al contempo portare risultati alla squadra. E in questo, ad oggi, il buon Asamoah rappresenta quell’usato sicuro capace di reggere qualsiasi tipo di match.