Era l’inizio di giugno quando Gianluigi Buffon ha annunciato che questa sarà quasi certamente la sua ultima stagione. Dopo 22 anni di carriera e tanti successi, anche per lui sembra esser arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo.

Scelta giusta? Difficile da dire, ma ecco i motivi per cui anche il Gigi nazionale dovrebbe oramai dire basta.

FALLIMENTO MONDIALE

Buffon aveva dichiarato che si sarebbe ritirato dopo il Mondiale. Peccato che l’Italia in Russia non ci sarà. Questo fallimento, al di là delle responsabilità, pressoché inesistenti, dovrebbe far capire che è meglio lasciare ora. Con il ricordo del 2006 indelebile nella mente di tutti gli italiani.

ULTIMO BALUARDO

Del Piero, Nesta, Cannavaro, Totti: l’elenco potrebbe essere infinito. Giocatori che hanno segnato un’epoca che oramai non c’è più. Buffon è una sorta di ultimo baluardo, ma anche lui sembra destinato ad arrendersi. Come è giusto che sia. Il tempo d’altronde passa per tutti.

ASSILLO CHAMPIONS

Continuo se vinco la Champions“: queste le parole del portiere della Juventus. La Coppa dalle grandi orecchie è proprio ciò che manca nella bacheca dell’estremo difensore. Forse per questo è anche meglio lasciare. Prima che questo possa diventare una sorta di assillo e di incubo.

FUTURO DA DIRIGENTE

Su una cosa non c’è davvero alcun dubbio: Buffon è uno di quei personaggi destinato a restare sempre e comunque nel mondo del calcio. Per lui la Juventus ha già pronta una scrivania. Resta solo da decidere il ruolo, ma i bianconeri non vogliono assolutamente fare a meno di lui. Nemmeno dopo che avrà appeso le scarpette al chiodo.

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RISPETTO DI TUTTI

Rispetto: è questa la prima parola che viene in mente se si pensa all’ormai ex capitano della Nazionale. Applausi in quasi tutti gli stadi. Basta pensare a quanto accaduto a Marassi dopo l’eliminazione con la Svezia o ai continui omaggi dei tifosi laziali. Insomma, Buffon è una delle immagini più pure del calcio. E lo sarà anche dopo il ritiro.