Ma Allegri è meglio di Conte“?. Questa è la domanda che tutti i tifosi juventini si saranno fatti almeno una volta da quando l’attuale allenatore dei bianconeri si è seduto sulla tanto desiderata panchina della Vecchia Signora.

Era l’estate del 2014. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Sono arrivati tre scudetti, tre Tim Cup e due finali di Champions League. Insomma, il livornese sembra avere qualcosina in più ed ecco perché.

L’EUROPA

Due finali di Champions League e un’eliminazione agli ottavi contro il Bayern Monaco, che ancora brucia per come è maturata.  Il cammino europeo di Allegri è sicuramente migliore di quello di Conte, in cui a spiccare è la clamorosa eliminazione nella bufera di neve per mano della Galatasaray. E non ci si può nemmeno dimenticare della finale di Europa League in casa mancata. Insomma, tra l’attuale allenatore del Chelsea e le Coppe non sembra esserci un grandissimo rapporto. Quantomeno al momento.

IL MOMENTO STORICO

Conte arriva nel momento in cui la Juventus ha toccato uno dei punti più bassi della sua storia. Insomma,  era davvero difficile fare di peggio. Allegri si siede sulla panchina bianconera dopo il tornado lasciato  dall’ex ct della Nazionale. Il paragone nei primi mesi è come una spada di Damocle, ma il buon Max riesce ad andare avanti senza pensarci e a far parlare, come sempre, il campo.

L’EQUILIBRIO

Qua si entra un po’ sul personale, ma ciò che salta immediatamente agli occhi è l’equilibrio di Allegri. Mai una dichiarazione fuori posto e a parlare sono sempre e comunque i risultati. Non si può certo dire lo stesso di Antonio Conte, per quanto nell’ultimo periodo sia molto migliorato. Ma basta pensare all’epoca dello scandalo calcioscommesse per ricordarsi di alcune conferenze stampa dove i toni erano forse un po’ troppo alti. Questo però fa, senza alcun dubbio, parte del personaggio. O lo si ama o lo si odia.

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