Juve-Genoa, sorrisi infiniti e bianconeri nel posticipo del lunedì e torna a meno uno dal Napoli: decisivo il gol di Douglas Costa che sfrutta uno spunto di Mario Mandzukic e batte Perin. E’ il terzo gol del brasiliano in stagione, il secondo in campionato: dopo aver fatto tanta panchina, finalmente Costa si sta ritagliando lo spazio che ha dimostrato di meritare. Allegri avvisato? Sì, eccome. E non sorprende neanche la presenza del tecnico tra i top di giornata.

TOP

DOUGLAS COSTA – Corre, corre come un pazzo. E poi ha la qualità in ogni parte del corpo e non ne nasconde neanche un briciolo. Sta bene, Douglas: è rientrato in forma prima di tutti e non si risparmia. Come sopra: è solo la seconda trasformazione in Serie A, ma sembra un veterano del gol e dell’assist. Ora serve solo confermarlo costantemente nell’undici iniziale.

MANDZUKIC – Corsa, gomiti alti (ma legali) e poi è clamorosamente in palla: rincorre Laxalt per tutto il tempo, avendo comunque la lucidità di servire l’assist per Douglas Costa. C’è un motivo per cui Allegri non rinuncia mai a lui: si chiama voglia di spaccare tutto. Mario Mandzukic ha dato di nuovo un buon motivo per zittire i detrattori. Comanda lui.

ALLEGRI – Non era facile. Non lo era perché la prima è diversa, più difficile, sicuramente con le gambe più pesanti. E lui, il mister, l’aveva difatti sostenuto alla vigilia: “Sarà una partita particolare”. Detto, fatto: non si è fatto attendere il polverone a fine gara. Bel gioco o meno, conta il risultato finale. Che è arrivato, eccome.

FLOP

KHEDIRA – Non si butta più dentro, non s’inserisce e gioca su un quarto di campo. No, questo Sami Khedira non è poi così funzionale per questa squadra. Ed entrare nel vivo del gioco è tutta un’altra storia. Serve di più, molto di più. Sia in fase difensiva che in fase offensiva. Serve Sami, quello vero.

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ALEX SANDRO – Era tornato bene, era in forma. Poi la sosta, quindi la disfatta. Certo, pesa anche quella botta alla schiena presa a metà secondo tempo. Ma prima zero, non c’è mai stato davvero. E senza Alex Sandro, questa squadra rischia di brutto. Non un tracollo, ma di traballare sì.

HIGUAIN – Ha voglia di spaccare tutto, e qualche giocata c’è, è pure bella. Poi però quando si tratta di concretizzare, un po’ viene meno. E’ un leone in gabbia, ma non è ben servito. Sarà per la prossima, si spera.