Meno sei, poi sarà Juventus-Real Madrid. Nel frattempo i bianconeri superano la paura e fanno 91, quattro punti in più della Roma che raggiunge quota 87, una cifra che negli anni passati è bastata alla Vecchia Signora per aggiudicarsi il tricolore. Questo la dice lunga sulla competitività di un campionato che è tornato ad esprimere valori importanti, compreso un Napoli terzo a solo un punto dai giallorossi e col miglior attacco della Serie A.
Il match contro il Bologna, inutile ai fini della classifica, ha comunque rappresentato un giorno indimenticabile nella storia bianconera: la rete del baby Kean. La rete del calciatore di Vercelli ha rappresentato un record di precocità per la Juventus ed il calcio italiano, clamorosamente battuto 24 ore dopo da Pellegri con la maglia del Genoa, nel giorno dell’addio di Totti.
Il ragazzo di origini africane è però il futuro non solo della Juventus, ma anche del calcio italiano. La sua storia, le sue caratteristiche, la sua precocità: elementi che ricordano tantissimo quella di Mario Balotelli, sperando che l’evoluzione caratteriale prenda una piega diversa. Ci sarà anche lui a Cardiff con la squadra, per quella che potrebbe essere la notte più importante della storia bianconera. Un triplete riuscito a pochissime in Europa, solo all’Inter in Italia nel 2010: un sogno, non un’ossessione. Forse.
La Juve di Allegri ci arriva con il destino in mano, di chi sembra pronto a porre la firma finale ad una stagione e ad un ciclo fantastico. Con, magari, il pallone d’oro a fine anno nelle mani di chi ha vinto tutto tranne quella maledettissima coppa dalle grandi orecchie: Gigi Buffon.
E allora sì che, dopo quella di Totti, si potrebbe assistere a duna nuova e leggendaria serata non solo per il calcio italiano, ma per lo sport a livello mondiale. Per un triplete che andrebbe oltre le competizioni: Kean, pallone d’oro a Buffon e sesto scudetto di fila, tre record unici in una singola stagione.
E ancora non credete nel destino?