Era arrivato alla Juventus quasi in punta di piedi, desideroso di tornare a fare bene nel campionato italiano ma consapevole di non essere in cima alle gerarchie di Allegri. Mehdi Benatia ci ha messo un anno e mezzo per conquistare i bianconeri, e ora potrebbe diventare un elemento preziosissimo per la retroguardia. A incoronarlo come punto fermo della rosa anche Andrea Barzagli, che ha avuto parole al miele per lui.

UN’ANNATA ALTALENANTE

E dire che la prima stagione con la Juventus non aveva sorriso più di tanto a Benatia. Non fraintendete, nello scacchiere di Allegri il marocchino ha avuto la sua parte, è innegabile. Solo non pareva essere stata la scommessa stravinta che alcuni si auguravano. Quattordici presenze da titolare in Serie A, due in Champions League, Benatia si era visto soprattutto a fine campionato per dare respiro ai titolarissimi. A Cardiff non è sceso in campo, contro il Monaco è entrato a cinque minuti dalla fine a qualificazione acquisita. Le gerarchie, nella mente del tecnico, erano chiare. La BBC si poteva sostituire solo togliendo Barzagli per passare a quattro, almeno nelle partite importanti.

COME BONUCCI

Che qualcosa sia cambiato si percepisce non solo dalle partite, ma soprattutto dall’ambiente. L’incoronazione definitiva è arrivata dalle parole di Barzagli a Sky Sport 24: “È il nuovo Bonucci. Per noi Leonardo era un punto fermo. Medhi finalmente sta al massimo, ha capito l’importanza che ha in questa squadra. È capitano della sua nazionale, ha giocato nel Bayern e lo sta facendo vedere. Gli serviva solo la sicurezza per dimostrare chi è veramente. Adesso per noi è fondamentale“. Parole significative dette da un giocatore significativo, che certificano il ruolo assunto all’interno dello spogliatoio.

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TORNA MEHDI, JUVE FORTINO

In effetti non solo le prestazioni danno ragione a Benatia. Il marocchino è apparso sicuro, concreto negli interventi e determinante nell’andare ad aiutare i compagni. Da quando il 22 novembre, contro il Barcellona, è tornato titolare, Allegri non ha più rinunciato a lui. E i risultati parlano chiaro: cinque partite, zero gol subiti. Contro formazioni di tutto rispetto, come appunto i blaugrana, il Napoli, l’Olympiacos e l’Inter. Oltre al Crotone, di certo meno temibile. Nei sei match di campionato precedenti, la Juve aveva subito nove gol, restando imbattuta solo contro il Milan. E i numeri da inizio stagione non mentono: con Benatia in campo, hanno segnato solo Barcellona e Atalanta. Cinque gol in 920 minuti, uno ogni 184. Il calcio non è solo numeri e dichiarazioni, ma se a parlare sono le statistiche e un giocatore d’esperienza qualcosa dovrà significare.