Tra qualche anno, molto probabilmente, verrà ricordato come il “colpo alla Beppe Marotta”. Eh sì, perché i parametro zero stanno oramai diventando la sua specialità. Escludendo la scorsa estate, in cui non c’erano vere e proprie occasioni, l’ad della Juventus ha sempre portato a casa, dal 2012, un calciatore di livello senza spendere un euro. E sembra intenzionato a farlo anche per giugno 2018, con un centrocampista top: parliamo, ovviamente, del sempre più probabile approdo di Emre Can. Tra calciatori che hanno segnato la storia di Madama e incredibili plusvalenze, vediamo quali sono stati i 5 migliori parametro zero dell’era Marotta.

FERNANDO LLORENTE

Dopo un tira e molla con l’Athletic Bilbao durato praticamente un anno, Fernando Llorente approda alla Juventus nel giugno del 2013, dopo essere stato annunciato qualche mese prima. Nei due anni in bianconero, Fernando dà un grande contributo alla causa, mettendo a segno 27 gol, 18 dei quali nella prima stagione, in cui assieme a Tevez è l’attaccante titolare della squadra che raggiungerà i 102 punti in campionato. Insomma, un pezzo di storia bianconera. Nella seconda stagione, coincisa con l’arrivo di Massimiliano Allegri, perde un po’ di spazio a causa dell’arrivo di Alvaro Morata, ma mette comunque a referto 9 gol, uno dei quali in Champions League, competizione in cui raggiungerà la finale di Champions di Berlino, persa contro il Barcellona. Sfrutta l’ottimo rapporto con i dirigenti bianconeri per liberarsi a parametro zero e andare al Siviglia, ma mostra sempre il suo attaccamento alla maglia bianconera.

DANI ALVES

Un po’ a sorpresa, nel giugno del 2016, da un momento all’altro, Dani Alves arriva a Torino. Uno dei terzini sinistri più forti al mondo viene preso da Beppe Marotta, che sfrutta una clausola nel contratto del brasiliano che gli permette di liberarsi. Se nella prima parte di stagione viene frenato dalla mancanza di rigore tattico e da un grave infortunio, si rivela indispensabile nella seconda parte dell’annata, in cui trascina la Juventus alla vittoria del campionato e della Coppa Italia, segnando anche un bel gol nella finale di Roma. Purtroppo, a Cardiff la sua esperienza non basta. Dopo un anno, decide di non rinnovare il contratto con la Juventus e di trasferirsi al PSG, ma i 12 mesi all’ombra della Mole sono stati molto intensi.

SAMI KHEDIRA

Uno dei parametro zero più azzeccati da Beppe Marotta. Quando nell’estate del 2015 la Juventus perde Arturo Vidal, tutto il popolo bianconero aspetta il suo sostituto senza accorgersi che è stato presentato un tedesco proveniente dal Real Madrid. Sami Khedira veniva considerato molto poco, visto il suo passato tormentato dagli infortuni. Al suo terzo anno in bianconero, però, possiamo dire che l’acquisto del tedesco ha dato qualità e professionalità al centrocampo bianconero. Mai fuori dalle righe, ma soprattutto sempre prezioso in campo, è ancora parte fondamentale dello scacchiere di Massimiliano Allegri.

APPRFONDIMENTI  Didier Deschamps, il condottiero della Juventus cadetta

KINGSLEY COMAN

Nel luglio del 2014, la Juventus annuncia un diciottenne francese del PSG. La maggior parte degli addetti ai lavori rimane sorpresa quando, alla prima di campionato, Massimiliano Allegri lo schiera titolare assieme a Fernando Llorente nella trasferta di Verona, contro il Chievo. Kinglsey dimostra sicuramente delle qualità, ma nel 3-5-2 della Juventus fatica a trovare spazio. Si mostra molto acerbo e incapace di dare un grandissimo contributo alla causa. La Juventus non lo aspetta, e quando arriva l’offerta del Bayern Monaco di 30 milioni di euro, non resiste alla plusvalenza. Dopo 3 anni, si può dire che Coman non abbia ancora dimostrato di essere un fenomeno, ma molto probabilmente, con un po’ di esperienza in più, la dirigenza bianconera avrebbe potuto venderlo a molto di più.

PAUL POGBA

Il parametro zero dei parametro zero. Nell’estate del 2012, la Juventus lo strappa al Manchester United. In realtà, Marotta non lo prende proprio a parametro zero, perché c’è da versare una cospicua somma al suo agente, sir Mino Raiola. Pogba, sin dalla prima stagione, dimostra di essere un calciatore diverso dagli altri, capace di colpi strabilianti e di giocate fuori dal comune. Il suo valore si alza di giorno in giorno, e a un certo punto le richieste iniziano ad essere tante. La Juventus resiste, ma poi arriva una cifra da capogiro: 110 milioni di euro. Paul diventa, in quel momento, il calciatore più pagato della storia. Sarà superato in seguito, per via della variabile impazzita PSG e dei costi del mercato che crescono sempre di più, ma rimane sicuramente uno dei colpi più azzeccati da parte di Marotta e del suo staff di scouting.