Alla fine è arrivato: Emre Can è un nuovo giocatore della Juventus. E dai profili ufficiali della società non si è perso l’occasione di regalare ai tifosi il primo titolo del tedesco in maglia bianconera. “Questo è un giorno fantastico per me, uno dei più belli della mia vita. Sono molto felice di essere qui e ovviamente si percepisce subito la grandezza di questo club. Sono appena stato al JMedical, una struttura grandissima, così come lo è la sede della società”, ha raccontato l’ex Liverpool. Che stamattina è atterrato a Caselle intorno alle 10 e subito si è diretto nella clinica di proprietà Juve.
Visite lampo, e poi dritto in sede. A due passi, nei nuovi uffici della Continassa. Stretta di mano con Agnelli, firma con Marotta. “Perché qui? Perché la Juventus è un grandissimo club. Seguo la squadra sin da quando ero piccolo, la Juventus è abituata a vincere titoli e questo è quello che voglio fare anch’io”, ancora le sue parole. Ecco, vincere. Un verbo che ripete spesso. E che attribuisce soprattutto a Massimiliano Allegri. “Tutti sanno che vince praticamente ogni competizione a cui partecipa – racconta Can -, è veramente un grandissimo allenatore. Si ho parlato con lui ed è stata una conversazione positiva. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lui”.
E non vede l’ora la Juve di poter disporre del suo talento, col numero 23 sulle spalle. Quello di Jordan, LeBron, e nel passato bianconero anche di Szczesny – che adesso prenderà la numero uno di Gianluigi Buffon. Insomma: tutto pronto. Lo è soprattutto Emre: “Cosa mi viene in mente quando sento la parola Juventus? – risponde – Il mio vecchio allenatore. Quando ero piccolo, avrò avuto sei anni, il mio allenatore mi disse che un giorno avrei giocato nella Juventus e oggi sono qui. Non lo dimenticherò mai e sono veramente felice di essere qui e spero che insieme potremo divertirci e vincere molti trofei”. Lo sperano anche i tifosi, oggi accorsi in centinaia per accogliere il nuovo giocatore. Ci sono forti vibrazioni nell’aria. Ci sono forti sensazioni. E, di forte, c’è anche una rosa niente male. E’ arrivata la base di una torta che necessita solo della ciliegina. E’ arrivato Emre Can: la Juve è pronta per il grande salto.