Un giorno finirà anche questo ciclo, e un giorno Massimiliano Allegri sarà sostituito da chi di dovere. Quando accadrà? Ed è questa, la vera domanda: ad oggi non si conosce risposta. Certo, lo si può intuire, ma una certezza fatica ad arrivare. E finché la Juventus non guadagnerà il suo settimo tricolore di fila, siamo sicuri che non si farà vedere da queste parti.
Eppure, i nomi sono quelli. Perché dopo aver valutato per bene anche il profilo di Simone Inzaghi (e aver visionato il lavoro di Maurizio Sarri), la Juve ha dunque sciolto le riserve: nella lista dei possibili tecnici del futuro, ci sono soltanto questi tre.
SIMEONE
Nella lista c’è lui, ed è al primissimo posto. Lui che sarebbe la perfetta congiunzione tra il vecchio lavoro di Conte e Allegri, e una svolta – anche tattica – necessaria per la squadra. La grinta di Simeone non si discute, ma delle sue doti da allenatore nudo e crudo si è scritto e detto troppo poco: Diego Pablo è un top coach. Non a caso è anche il sogno dell’Inter. Un giorno andrà in nerazzurro, sì. Ma nel frattempo la Juve è pronto a dargli una chance incredibile di vittoria.
ZIDANE
E poi c’è Zizou. Che anche ieri ha avuto parole dolci per la sua ex squadra: “Sono contento per la Juve e per il campionato italiano”, ha detto a Mediaset nel post gara che gli ha regalato la terza finale di Champions consecutiva. Incredibile. E incredibile sarebbe se dovesse approdare in bianconero dopo un curriculum così corto e così pieno di vittorie. Ah, se dovesse liberarsi, chiaramente sarebbe lui il favorito: lo lega una vecchia e bella amicizia con il presidente Agnelli.
CONTE
Infine, il gradito(?) ritorno. Posto che deteminate scorie restano, Antonio Conte potrebbe nuovamente strizzare l’occhio alla Juventus. Che da quando è andato via, è cresciuta. Eccome. Sia nei numeri che nella voglia di vincere. Adesso in Europa non esistono più ristoranti che non siano alla portata di questa squadra: esiste solo quell’ossessione lì, quella Champions che la Juve si ritrova sempre a rincorrere invano. E chi, se non Conte, il migliore per chiudere un cerchio?