E adesso ci si gioca tutto: che forse è più bello, più giusto, più emozionante così. O almeno, semplicemente, ci si deve adattare a due punti gettati via. Come a Ferrara, così a Crotone: ora tocca davvero correre per la Juventus.

E se si deve, lo si farà: perché adesso si va verso il big match. Non c’è tempo di piangersi addosso, fare calcoli, rivedere e rivalutare situazioni: c’è solo da affrontare il Napoli, e poi vedere la stagione a che punto si trova. Tutto questo prima della finale di Coppa italia, primo obiettivo stagionale.

Ma come arrivano le squadre a questo scontro? Fisicamente non a posto, ma stimoli e inerzia faranno la loro parte in una gara che si preannuncia infuocata. Dopo la vittoria all’andata al San Paolo, la Juve avrebbe difatti 5 punti di vantaggio: nel caso in cui dovesse uscire con un risultato utile dalla sfida dello Stadium, in termini di arrivo a pari merito finirebbe tutto a favore juventino.

Insomma, per fortuna ci sono i numeri a chiarire questo match: e si parte dai 149 confronti ufficiali, dalle 70 vittorie della Juve e le 31 del Napoli; 48 i pareggi tra i due club. Per quanto concerne i dati più ‘spettacolari’, è di più 73 la differenza reti tra le due squadre, con la Juve che ha segnato 231 gol in totale. Nelle ultime cinque sfide, tre vittorie juventine, poi un pareggio e un successo del Napoli.

Dunque, come andrà a finire? I numeri chiaramente non lo raccontano, ma fanno quel che possono: ossia danno qualche indicazione. La Juve ha solo un risultato contro il Napoli: deve vincere. E soprattutto convincere. Dopo le brutte trasferte di Ferrara e Crotone, il campanello d’allarme si è trasformata in campana domenicale con coda in chiesa. Ha suonato forte. Se dovesse andar male anche con gli azzurri, suonerà fino all’ultimo giorno di questo lungo campionato.

APPRFONDIMENTI  Asse Juve-Psg: Di Maria e Verratti