I segnali arrivati da Crotone, un po’ preoccupano. Vuoi perché il Napoli adesso è finito a soltanto meno quattro, vuoi perché la Juventus è apparsa un po’ in calo. Ah, menzione di disonore per Paulo Dybala: che no, in termini di prestazione ha rovinato un po’ lo score stagionale. E dopo un periodo di magra, il segnale lo si aspettava proprio da lui. Proprio dalla Joya.
Poi ci si mette Sport Mediaset: Dybala potrebbe finire in panchina nella partita con il Napoli; e saltare il match più importante nel giorno più importante. No, non era questa la stagione che immaginava il numero dieci bianconero: piccole contestazioni a parte, la sua vera consacrazione deve ancora arrivare. Chiaro, poi è tutto vero: restano i 21 gol in campionato, restano le giocate, il gol all’ultimo istante con la Lazio. Ma quando c’è da accendere la luce, Paulo – in questa squadra – continua a faticare un po’.
L’evoluzione della Juventus è chiara: è quel 4-3-3 in cui Dybala fa fatica a trovare un posto. E con ali così devastanti, come possono essere Cuadrado e Douglas Costa, il talento dell’argentino può avere difficoltà ad emergere. Ah, poi c’è Mandzukic. E a centrocampo serve una mano. I paradossi di fine stagione dicono che i posti sono contati e le qualità sono sterminate: solo che serve fare una bella scelta. Forte e impattante. Di sicuro, una che sa di sacrificio. Quello che Paulo non ha dimostrato.
Chiariamo subito: non è solo Dybala ad aver sbagliato il match, ma è stato l’approccio in toto a lasciare a desiderare. Lo stesso Higuain, in fondo, non è stato supportato né ha saputo dare quel brio in più che potrebbe servire in partite così chiuse, così difficili. Le sensazioni cattive di Allegri della vigilia hanno avuto la meglio: ora serve tenere la testa bassa, pedalare. E aspettare: prima il Napoli, poi l’Inter, infine la Roma. Sarà un mese davvero lungo.