Non è stato Donnarumma ad essere – probabilmente – decisivo ai fini dello scudetto. Non è stato neanche il gol di Mandzukic oppure il tuffo di Howedes. E no, neanche il destro radente di Sami Khedira. A determinare questa botta di vita made in Juventus è stato proprio lui, proprio Douglas Costa.
TRE ASSIST, ANCORA
E i numeri non mentono: il brasiliano è arrivato a quota 10 assist stagionali, addirittura tre nell’ultima uscita con la Sampdoria. Decisivo, sempre. Dall’inizio o a partita in corso: lui corre, fa, disfa. Si diverte, soprattutto. Anche a giudicare dalle immagini del post partita, quando è rincorso da tutti e si lascia abbracciare dal suo nuovo popolo. Quello bianconero.
E’ un altro Douglas, questo. Diverso dai fasti del Bayern Monaco, dalle panchine mal digerite firmategli da Massimiliano Allegri. E’ un altro Douglas, questo: perché tatticamente è diventato una spina costante nel fianco degli avversari. Ma soprattutto: la sua corsa, oggi, non è fine a se stessa. E’ funzionale a un progetto tecnico che va avanti a gonfie vele, che fa tanto squadra. Che lo rende protagonista in un circuito in cui altrimenti farebbe fatica.
DA ADESSO IN POI
Cosa succede adesso? Innanzitutto la Juventus lo riscatterà dal Bayern Monaco: costo totale dell’operazione intorno ai 40 milioni. E poi il giocatore probabilmente ridiscuterà il suo contratto a metà della prossima stagione, soprattutto perché gli acquirenti non mancano. E non mollano, ecco.
La Juve è però certa di volerlo tenere, lo è anche della voglia del brasiliano di stare a Torino. Di vivere a pieno questa sfida. E d’innamorarsi ancora un po’ di più di questi colori. “Non ho mai fatto una scelta migliore come quella di venire a Torino e di vestire questi colori”, aveva scritto subito dopo Madrid. Bene: l’ha dimostrato anche in campo. Facendo il Douglas Costa: un nome da divo americano per un giocatore che crea con un solo sinistro mille effetti speciali.